A volta si fanno pazzie: senza allenamento specifico, anzi senza allenamento visto che non ho corso durante le vacanze e in precedenza al massimo facevo 4 o 5 km, ho deciso di partecipare alla Kenya Expo Run, corsa unica e particolare, visto che si corre all'interno dell'esposizione universale.
Partiamo dal risultato, incredibile: 51'16'' tempo ufficiale per i 10 km, media pazzesca per me in questo momento. Gara di testa e gambe, visto che il fiato era molto scarso: dopo tutto anni di corsa servono a qualcosa, almeno per quanto riguarda la capacità di leggere le situazioni.
Il percorso è particolare: partenza dall'ingresso expo roserio per proseguire nel viale principale, poi a seguire il perimetro esterno fino a rientrare nel viale principale, raggiungendo l'arrivo di fronte al padiglione del Kenya. Tanti big in gara: atleti kenyani e il nostro Goffi alla penultima fatica della sua carriera. La grande emozione è stata quella di correre lungo la via centrale, transennata, con tanta gente che incitava: capita raramente alle corse, anzi con i miei tempi tendo ad essere insultato dagli automobilisti. Adesso però è ora di smetterla con le pazzie: devo pensare a rimettermi in forma (tra le altre cose ho il tendine di achille abbastanza dolorante) per cui palestra, yoga, nuoto e poca corsa (comunque lenta), per arrivare al 2016 e oltre in forma e perfettamente recuperato da anni di problemi vari, visto che un obiettivo per metà 2016 a cui tengo molto per motivi personali.
Per chiudere i dettagli della gara e una breve descrizione:
Posizione 486 (431 tra i maschi), 50 di categoria SM35, pettorale 291 e tempo 51'16''
Primi 5 km in 25'22''
Ultimi 5 km.in 25'54''
Sono stati misurati anche i primi 1200 metri (da partenza a successivo arrivo lungo via centrale): 5'37'' (sono partito troppo forte, i 4'47'' min/km non potevo tenerli a lungo)
Classifica totale: http://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=&pageType=1&id=7477&servizio=000&locale=1040#
Sono partito forte, troppo forte per cui intorno ai 1500 metri ho dovuto rallentare. Dai 2 km in poi ho trovato il ritmo e sono andato via tranquillo al mio passo, nonostante un piccolo intoppo prima del quinto km (si è slacciata la scarpa). Ho continuato a tenere senza soffrire particolarmente fino quasi al settimo km (ripensavo ad una gara a Genova dove senza troppo allenamento ero riuscito a tenere i 4'50'' min/km per 11,5 km) ma tra il settimo ed il nono ho decisamente perso qualche colpo. Più che altro ho perso la concentrazione: la mente vagava altrove per cui ho iniziato a sentire la fatica e ho perso il ritmo della respirazione. Al nono ho azzardato una accelerazione che non ho tenuto fino alla fine ma sicuramente mi ha fatto recuperare (guardando l'orologio prevedevo a quel punto di arrivare sopra i 52)
venerdì, settembre 11, 2015
lunedì, agosto 31, 2015
VACANZE ESTIVE 2015 - Campo base Altamura (fase 2)
Rientrati ad Altamura dal salento ci dedichiamo al relax,
intervallato da qualche gita (di nuovo giro a Marina di Ginosa per una giornata
di mare, passeggiate nei dintorni di Altamura e poco altro).
VACANZE ESTIVE 2015 - Una settimana nel Salento (Torre San Giovanni)
Una settimana al mare
a Torre San Giovanni, marina di Ugento, basso salento. Dovrebbe essere il
massimo, invece qualche riserva. Casus belli il mare: me lo ricordavo
fantastico, trasparente, cristallino invece spesso è torbido e pieno di “piante”
che si accumulano sulla riva (forse sono proliferate per il caldo di questa estate). Mezza delusione, purtroppo. Allontanandosi da
riva la situazione migliora ma non come mi sarei aspettato (ho confrontato con le foto del 2005 e del 2008: differenza abissale). Peccato. A questo
si aggiunge l’allarme per un’alga tossica che produce una tossina che se
nebulizzata dà irritazioni tipo faringiti (per fortuna evitata).
Per il resto tutto secondo copione: giornate
di mare classiche, sabbia, bagni, doccia, passeggiate, etc. etc. La sera feste
varie: 8 e 9 agosto festa della madonna dell’aiuto a torre san giovanni, 11
agosto famoso gruppo di pizzica salentina, 13 agosto sagra a torre mozza. Anche
il meteo ha riservato qualche sorpresa: dopo un mese di caldo atroce qualche
temporale ha rinfrescato le giornate, senza rovinarle per fortuna.
Interessanti anche gli acquisti di olio e vino: presso
l’azienda Labbate ho preso olio di oliva salentino e vino (rosso primitivo
interessante, rosato da imbottigliare) e presso l’unione dei produttore di Melissano altri vini
VACANZE ESTIVE 2015 - Campo base Altamura (fase 1)
Dopo il Conero facciamo tappa dai parenti ad Altamura: 5
giorni prima di andare al mare nel Salento. Altamura è la base da cui partiamo
per qualche gita. Un giorno di ambientamento, un pomeriggio di piscina, una
giornata al mare a Marina di Ginosa (bellissima giornata, mare splendido, lido Perla ben organizzato e a prezzi giusti), un tour tra Castel del Monte, Andria
(per la cattedrale) e Trani (per la cattedrale e il castello).
Nota stonata:
anche questa volta abbiamo trovato la cattedrale di Andria chiusa ma non era
orario di chiusura. Una sensazione negativa che ho quando scendo in Puglia (in alcuni posti) è che
non ci sia assolutamente l’impegno per rendere facile la vita al turista, come
se fosse una rottura avere gente “straniera” tra le scatole. Raggiungere le
mete turistiche (castelli, cattedrali, etc.) è sempre un’impresa titanica,
sicuramente resa più complessa da una viabilità assurda e da un carente
rispetto delle norme del codice stradale. Non è un luogo comune: frequento la
Puglia per vacanza da 10 anni e venendo dal nord subisco queste difficoltà (io
sono una persona che si adatta a tutte le situazioni e non si lamenta quasi
mai).
Un piccolo esempio: tornando da Marina di Ginosa decidiamo
di fare la strada che passa da Ginosa, Laterza per tornare ad Altamura e non la
statale che passa da Matera. Arrivati a Ginosa non siamo riusciti ad
identificare la strada per Laterza: il navigatore indicava una strada che in
teoria, guardando i cartelli, era vietata a tutti esclusi i frontisti (???).
Proviamo una strada diversa, ci infiliamo in Ginosa e vediamo un cartello con
scritto “Laterza” ma senza la freccia: si gira a destra o a sinistra? Questo mi
fa arrabbiare: possibile che non ci sia un sindaco, assessore, consigliere
comunale, vigile, cittadino che magari ci pensa e di sua spontanea volontà
prende un ben pennello e colore nel cartello una freccia direzionale? Bisogna
sempre aspettare la pappa pronta dal cielo? Tipo un set di cento nuovi cartelli
stradali a prezzo di? Queste piccole cose renderebbero il sud più accogliente
ed il turista meno diffidente.
VACANZE ESTIVE 2015 - Due giorni nelle Marche (agosto 2015)
Purtroppo i due giorni si sono ridotti in un giorno e mezzo
circa: partire di sabato, il primo agosto, non è stata una buona idea: tantissima
coda ed arrivo ad Osimo al b&b Doremì alle 17 (a dire la verità il b&b
si trova nella frazione passatempo di Osimo, a qualche km dal paese in
collina).
Su tripadvisor si trova la recensione, comunque posso dire che il posto è eccezionale, così come la gentilezza della proprietaria.
Su tripadvisor si trova la recensione, comunque posso dire che il posto è eccezionale, così come la gentilezza della proprietaria.
La sera di sabato primo agosto abbiamo cenato alla Trattoria
Dionea a Castelfidardo (link http://www.trattoriadionea.it)
Domenica giornata impegnativa: al mattino visita al
santuario di Loreto (link http://www.santuarioloreto.it/
e https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_della_Santa_Casa),
molto interessante, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo per la reliquia
della casa della Madonna, poi giro a Recanati sui luoghi di Leopardi (link http://www.giacomoleopardi.it/) con
pranzo presso l’interessante ristorante macelleria Poesia a tavola.
Pomeriggio con sole che andava e veniva per cui abbiamo
provato ad andare al mare: per praticità abbiamo scelto Porto Recanati,
spiaggia libera. Il posto non mi ha fatto impazzire: la spiaggia libera è
sassosa ma anche le spiagge attrezzate mi sembrano simili. Niente bagno causa
temporale in arrivo. Sicuramente la prossima volta, se ci sarà il sole, andrò
nei posti rinomati del Conero, ossia Numana o Sirolo.
mercoledì, luglio 22, 2015
Sotto il Cervino: rifugio Duca degli Abruzzi
Il classico trekking di luglio prevede quest'anno una semplice camminata al rifugio Duca degli Abruzzi, sotto il Cervino, lungo la via Normale.
Visto il poco allenamento decidiamo per tagliare il pezzo da Cervinia a Plan Maison tramite funivia (prezzo 8,5 euro a persona). Arrivata a Plan Maison si segue il sentiero sulla sinistra (ben indicato) lungo le piste da sci: la prima parte è semplice poi si entra in cresta sulla morena e senza particolari difficoltà (guadando qualche corso d'acqua) si arriva ai rifugio (il cartello alla partenza lo segnala come EE in 2 ore, noi ci abbiamo messo 1 ora e 20. La difficoltà EE forse si ha ad inizio stagione se si trova ancora neve, visto che si cammina tra i 2500 e i 2800 metri di altitudine).
Dal rifugio si può raggiungere la croce Carrel in 30 minuti circa, su terreno sicuramente ripido ed insidioso: dopotutto è la via normale al Cervino.
La discesa a Cervinia è meno interessante: sentiero di fianco ad una strada che arriva fino al rifugio, incontrando comunque una bella cascata.
Cervinia è un luogo incantevole per sciare in inverno e gode del privilegio di trovarsi sotto il Cervino, montagna unica al mondo. Purtroppo in estate ci si accorge che il territorio è notevolmente "rovinato" dalle piste da sci, così i sentieri per passeggiare non sono molti ed il terreno è brullo (anche per l'altitudine). Tappa futura sarà il rifugio Teodulo, più impegnativo come durata e dislivello.
Foto 1 : il Cervino da Plan Maison
Foto 2 : io sulla morena
Foto 3 : il rifugio dalla croce carrel
Foto 4 : io alla croce carrel
Visto il poco allenamento decidiamo per tagliare il pezzo da Cervinia a Plan Maison tramite funivia (prezzo 8,5 euro a persona). Arrivata a Plan Maison si segue il sentiero sulla sinistra (ben indicato) lungo le piste da sci: la prima parte è semplice poi si entra in cresta sulla morena e senza particolari difficoltà (guadando qualche corso d'acqua) si arriva ai rifugio (il cartello alla partenza lo segnala come EE in 2 ore, noi ci abbiamo messo 1 ora e 20. La difficoltà EE forse si ha ad inizio stagione se si trova ancora neve, visto che si cammina tra i 2500 e i 2800 metri di altitudine).
Dal rifugio si può raggiungere la croce Carrel in 30 minuti circa, su terreno sicuramente ripido ed insidioso: dopotutto è la via normale al Cervino.
La discesa a Cervinia è meno interessante: sentiero di fianco ad una strada che arriva fino al rifugio, incontrando comunque una bella cascata.
Cervinia è un luogo incantevole per sciare in inverno e gode del privilegio di trovarsi sotto il Cervino, montagna unica al mondo. Purtroppo in estate ci si accorge che il territorio è notevolmente "rovinato" dalle piste da sci, così i sentieri per passeggiare non sono molti ed il terreno è brullo (anche per l'altitudine). Tappa futura sarà il rifugio Teodulo, più impegnativo come durata e dislivello.
Foto 1 : il Cervino da Plan Maison
Foto 2 : io sulla morena
Foto 3 : il rifugio dalla croce carrel
Foto 4 : io alla croce carrel
giovedì, luglio 16, 2015
2015 - Gita domenicale a Piano Rancio e Bellagio
Gita domenicale, destinazione “montagne” vicino a casa
(Piano Rancio, triangolo lariano sopra Magreglio) e poi Bellagio. Al mattino
partenza da casa verso le 9.30 per arrivare a Piano Rancio verso le 11 scarse
(abbiamo fatto una strada diversa dal solito: non da Como, Albavilla ma in
mezzo alla Brianza da Arosio, Alzate etc.): breve passeggiata nei boschi e alle
12 pranzo alla polentoteca Chalet Gabriele (recensione qui). Finito il pranzo
ci siamo diretti a Bellagio dove abbiamo parcheggiato per pura fortuna a due
passi dal centro (ovviamente a pagamento) ed abbiamo passeggiato lungo lago e
nella parte alta del paese. Alle 16 siamo ripartiti facendo la statale
lungolago Bellagio-Como (non finiva più …) e poi attraversato Como abbiamo
preso l’autostrada per casa.
2015 - Gita a Genova e Cinque Terra col CRA
Dopo tanto tempo torniamo a fare una gita col cra: destinazione
acquario di Genova e poi Portovenere. Sicuramente sono due mete impegnative
perché abbastanza distanti da Milano e distanti tra loro ma ci siamo
avventurati, consapevoli che la giornata sarebbe state fortemente scandita da
orari rigidi. Arrivati per le 10 all’acquario, abbiamo avuto 2 ore per la
visita: è la quarta volta che ci vado e devo dire che è stato parecchio
migliorato, aumentando a dismisura i punti in cui ammirare delfini, lamantini,
foche, pinguini, vere attrazioni dell’acquario. Mia figlia è stata attirata di
più dalle meduse ma questa è un’altra storia …
Ripartiti alle 12 abbondanti per Portovenere siamo arrivati
poco prima delle 14 (prima volta che ci vado, bellissima la strada che da la
Spezia porta a Portovenere, stupendo il golfo dei poeti, peccato solo per il
meteo ballerino) dove ci aspettava un pranzo al ristorante La Marina, proprio
di fronte al mare (recensione qui). Dopo l’abbondante pranzo passeggiata lungo
mare a visitare i luoghi più interessanti del paese per ripartire poi verso le
18. Sicuramente ritornerò alle Cinque Terre, magari per un trekking.
lunedì, giugno 29, 2015
Un giorno a Expo Milano 2015
Oggi siamo stato a Expo Milano ed il giudizio è decisamente
positivo. Il tutto ovviamente è calibrato sulle aspettative: ero conscio che
avrei trovato una grande fiera in un contesto particolare, sicuramente
artificiale e molto diverso rispetto alle classiche visite a monumenti o musei.
Una grande fiera all’aperto dove ogni nazione ha potuto liberare la propria
creatività nella costruzione del padiglione e nel presentare le proprie
peculiarità. Un modo per incuriosirsi, conoscere, assaggiare, divertirsi
Le note dolenti sono la fila all’ingresso (nei week end una
mezz’ora abbondante) e la fila per visitare alcuni padiglioni (per il
padiglione italia almeno due ore e mezza, un paio d’ore per altri come kazakhistan,
austria, cina, giappone) ma tutto prevedibile e accettabile.
I contenuti dei vari padiglioni erano molto diversi tra
loro: dalla rete sospesa del Brasile ai filmati della Colombia, dalla
presentazione del paese e delle sue caratteristiche dell’Oman al bellissimo
padiglione francese con appesi sul tetto i prodotti alimentari tipici.
Per mangiare la scelta è infinita: dai ristoranti di Eataly
ai singoli ristorantini nei padiglioni, piccoli o grandi, dallo street food di
ogni tipo all’immancabile mc donalds.
Pulizia all’interno del sito impeccabile: mai visto bagni
così puliti in una fiera.
Mi è rimasto impresso il padiglione della Cina per la sua
architettura (non lo ho visitato all’interno) ed il padiglione italia e
l’albero dellla vita sono strutture veramente interessanti. Dall’interno del
sito non ci si rende conto di essere in una zona chiusa tra una ferrovie e due
autostrade.
I prezzo ovviamente non sono bassi ma non molto
diversi da altre fiere (es. fiera dell’artigianato): il tutto è accettabile,
visto che ogni nazione deve mantenere il padiglione per sei mesi. Vero è che il
biglietto di ingresso non è a buon mercato per cui studiare qualche formula
nuova per far risparmiare non sarebbe male (anche se è riscontrabile un grande
successo per gli ingressi serali a 5 euro, forse inaspettato alla vigilia)lunedì, maggio 18, 2015
Resegone conquistato - Rifugio Azzoni
Sabato 9 maggio 2015
Tranquillizzo subito i miei fans (ah ah ah): non ho corso la Monza Resegone, non ne sarei capace. Ho semplicemente fatto un trekking fin sulla cima del Resegone.
Ritrovo con Filippo (omonimo) al parcheggio dei Piani d'Erna (a maggio non si paga, per ora) per prendere la funivia e tagliare un pezzo di percorso. I sentieri per salire in vetta sono molti: potevamo prendere il numero 1 che partendo dal piazzale della funivia raggiunge il rifugio Stoppani e poi sale in vetta fino al rifugio Azzoni. Invece abbiamo preferito prendere la funivia fino ai Piani d'Erna e successivamente il sentiero 5 che si ricongiunge col sentiero 1 ad un certo punto.
Il sentiero 5 passa nei boschi e pur essendo agevole era parecchio scivoloso causa piogge dei giorni precedenti. Inoltre abbiamo trovato un tratto con neve (!!!) non banale da attraversare. Raggiunto il bivio col sentiero 1 abbiamo continuato con molta fatica, tra sentiero e roccette da salire con fatica per chi come me non è allenato e ha le ginocchia malconce.
Alla fine in circa 2 ore e mezza siamo arrivati in vetta, fino al rifugio e poi alla croce (appena sopra). Un'ora di relax e poi giù a piedi per il sentiero 1 fino in fondo (circa 3 ore).
Alcuni utili link:
http://www.rifugioazzoni.it/
http://www.rifugi.lombardia.it/lecco/lecco/rifugio-azzoni.html
http://www.diska.it/rifazzoni.asp
Da rifare sicuramente, magari seguendo un diverso itinerario.
Tranquillizzo subito i miei fans (ah ah ah): non ho corso la Monza Resegone, non ne sarei capace. Ho semplicemente fatto un trekking fin sulla cima del Resegone.
Ritrovo con Filippo (omonimo) al parcheggio dei Piani d'Erna (a maggio non si paga, per ora) per prendere la funivia e tagliare un pezzo di percorso. I sentieri per salire in vetta sono molti: potevamo prendere il numero 1 che partendo dal piazzale della funivia raggiunge il rifugio Stoppani e poi sale in vetta fino al rifugio Azzoni. Invece abbiamo preferito prendere la funivia fino ai Piani d'Erna e successivamente il sentiero 5 che si ricongiunge col sentiero 1 ad un certo punto.
Il sentiero 5 passa nei boschi e pur essendo agevole era parecchio scivoloso causa piogge dei giorni precedenti. Inoltre abbiamo trovato un tratto con neve (!!!) non banale da attraversare. Raggiunto il bivio col sentiero 1 abbiamo continuato con molta fatica, tra sentiero e roccette da salire con fatica per chi come me non è allenato e ha le ginocchia malconce.
Alla fine in circa 2 ore e mezza siamo arrivati in vetta, fino al rifugio e poi alla croce (appena sopra). Un'ora di relax e poi giù a piedi per il sentiero 1 fino in fondo (circa 3 ore).
Alcuni utili link:
http://www.rifugioazzoni.it/
http://www.rifugi.lombardia.it/lecco/lecco/rifugio-azzoni.html
http://www.diska.it/rifazzoni.asp
Da rifare sicuramente, magari seguendo un diverso itinerario.
Santa Caterina del Sasso e Stresa
Domenica 10 maggio 2015
Oggi super gita: al mattino raggiungiamo in auto il santuario di Santa Caterina del Sasso, a Leggiuno, vicino a Laveno, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Giornata di sole splendido, perfetta per una gita fuoriporta.
Il santuario è molto particolare e si visita in una mezz'ora (piccolo e a picco sul lago con vista mozzafiato). Il parcheggio è gratuito e grande ma conviene non arrivare troppo tardi.
Alcuni link sul santuario:
http://www.santacaterinadelsasso.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Eremo_di_Santa_Caterina_del_Sasso
http://www.navlaghi.it/ita/localita/m_santacate.html
Direttamente dal santuario è possibile prendere il traghetto diretto a Stresa (15 minuti, senza fermate intermedie). Gli orari si possono recuperare sul sito della navigazione laghi:
http://www.navlaghi.it/ita/m_illago.html
Verso le 12 abbiamo preso il traghetto per raggiungere il ristorante a Stresa: ristorante "il vicoletto" (molto valido, ottima qualità e interessanti presentazioni dei vari piatti):
http://www.ristorantevicoletto.com/
http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187847-d1101269-Reviews-Il_Vicoletto-Stresa_Lake_Maggiore_Piedmont.html
Dopo pranzo una tranquilla passeggiata lungo lago e poi traghetto di ritorno.
Oggi super gita: al mattino raggiungiamo in auto il santuario di Santa Caterina del Sasso, a Leggiuno, vicino a Laveno, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Giornata di sole splendido, perfetta per una gita fuoriporta.
Il santuario è molto particolare e si visita in una mezz'ora (piccolo e a picco sul lago con vista mozzafiato). Il parcheggio è gratuito e grande ma conviene non arrivare troppo tardi.
Alcuni link sul santuario:
http://www.santacaterinadelsasso.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Eremo_di_Santa_Caterina_del_Sasso
http://www.navlaghi.it/ita/localita/m_santacate.html
Direttamente dal santuario è possibile prendere il traghetto diretto a Stresa (15 minuti, senza fermate intermedie). Gli orari si possono recuperare sul sito della navigazione laghi:
http://www.navlaghi.it/ita/m_illago.html
Verso le 12 abbiamo preso il traghetto per raggiungere il ristorante a Stresa: ristorante "il vicoletto" (molto valido, ottima qualità e interessanti presentazioni dei vari piatti):
http://www.ristorantevicoletto.com/
http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187847-d1101269-Reviews-Il_Vicoletto-Stresa_Lake_Maggiore_Piedmont.html
Dopo pranzo una tranquilla passeggiata lungo lago e poi traghetto di ritorno.
lunedì, settembre 01, 2014
Vacanze estive 2014 - Lignano Sabbiadoro
La scelta di Lignano Sabbiadoro per le vacanze estive 2014
non si è rivelata felice, non tanto per il posto in sé che è perfetto per le
famiglie, quanto per il clima, non particolarmente caldo con varie giornate
fresche causa temporali violenti. La cittadina offre molto: un bel centro
chiuso al traffico, buoni ristoranti, passeggiata lungomare, lunapark,
acquapark, parco giochi con giostre per bimbi, pulizia eccellente (alle 5
passano a pulire le strade) mentre il mare non è eccezionale (pulito, bandiera blu ma il vento forte spesso porta detriti e erbe fino a riva).
I ristoranti in cui siamo stati sono i seguenti:
·
Ristorante Pizzeria Bella Napoli (zona via
centrale vicino a via Carinzia, link http://www.bellanapolilignano.it/italiano/
): classico ristorante pizzeria, nella norma come prezzi e qualità. Ci siamo
stati il giorno di arrivo per cui abbiamo fatto una cena rapida causa
stanchezza
·
Ristorante da Gigi (zona casabianca, lignano
riviera, link http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194796-d3384616-Reviews-Ristorante_Da_Gigi_Marchetto-Lignano_Sabbiadoro_Province_of_Udine_Friuli_Venezia_.html
): buon ristorante per mangiare carne (delle vetrate separano la zona dei
tavoli dalla cucina, così si possono vedere i cuochi all’opera davanti ad una
enorme griglia). Prezzi decisamente competitivi e discreta varietà. Se si è
vegetariani meglio evitare … (anche se direi che in generale questa zona si
addice poco ai vegetariani da quanto vedo …)
·
Ristorante Al Parco (via latisana, non lontano
da via carinzia, vicino al parco junior, link http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194796-d3487349-Reviews-Pizzeria_Ristorante_Al_Parco_da_Antonio_e_Sonia-Lignano_Sabbiadoro_Province_of_Ud.html
): ristorante pizzeria molto interessante. Pizze buone, pesce anche ma servizio
un poco lento e confusionario.
·
Ristorante Alle Bocce (via udine, link http://www.ristorantelebocce.it/ ):
interessante ristorante pizzeria strapieno di giochi per bambini (scivoli,
altalene, salterelli, etc.). Fuori tanti tavoli molto belli e larghi e il
forno e griglia in bellavista, ai lati i
giochi. I genitori possono mangiare e i bimbi giocare. Qualità buona, pizze
grosse e sottili, galletto con patate interessante. Approvato.
Da segnalare anche una specie di “sagra” ossia un ristorante
self service di pesce presso l’oasi del pescatore, gestito da una cooperativa
di pescatori: tanta file ma piatti buoni a prezzi contenuti. Tutto pesce
ovviamente. Articolo che ne parla: http://messaggeroveneto.gelocal.it/tempo-libero/2014/06/28/news/dopo-dieci-anni-riapre-l-oasi-il-pesce-servito-con-la-musica-1.9507896
Parlando di divertimenti, il parco junior (link http://www.parcojunior.it/) è un parco
divertimenti per bambini con varie attrazioni: giostrine, trenini, gonfiabili,
macchinine, etc. Il biglietto giornaliero (consigliato) costa 19 euro e
permette ad un adulto + 1 bambino di girare su tutte le giostre per tutto il
giorno. Altrimenti si possono comprare gettoni che però costano 2 euro l’uno.
Si trovano in giro dei buoni sconti di 2 euro o comprando il biglietto da una
agenzia (tipo Eureka, quella da cui abbiamo affittato la casa) si paga 16 euro
(3 euro di sconto, biglietto da pagare in contanti).
Il lunapark (link http://www.strabilialunapark.it/)
è interessante: classiche giostre
“fisse” dove far divertire i bambini. In giro si trovano buoni sconto per
pagare la metà il martedì ed il giovedì.
Molto consigliate sono le gite in laguna con le motonavi “saturno”
o “europa” (link http://www.saturnodageremia.it/
e http://www.motonaveeuropa.it/ ):
si svolgono al mattino o al pomeriggio con il seguente programma:
·
Foce del fiume stella e oasi wwf
·
Laguna e isola delle conchiglie (isola di
Sant’Andrea)
·
Laguna fino a Marano Lagunare e poi isola delle
conchiglie (Isola di Sant’Andrea)
·
Laguna fino a Grado co visita della città
Noi abbiamo fatto la terza:
partenza ore 14.30 dalla Darsena di Lignano (vicino alla darsena c’è un
parcheggio gratuito dalle 7 alle 20), arrivo a Marano Lagunare con breve visita
del paesino. Poi approdo all’isola della conchiglie a raccogliere ovviamente
conchiglie (occhio alle zanzare) e rientro a Lignano per le 18. Divertente.
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lunedì, agosto 04, 2014
Week end in Franciacorta
1 e 2 agosto 2014
Week end interessante e molto gradevole in Franciacorta, con base ad Iseo.
La prima tappa è l'acquisto del vino presso la cantina "La Rotonda" (link http://www.larotondasrl.it/).
Questa volta non abbiamo badato a spese:
Breve passeggiata nel paesino di Peschiera Maraglio e rientro ad Iseo.
La sera super cena al ristorante Al Porto di Clusane (link http://www.alportoclusane.it/): ottimi piatti (fantastico fritto di pesce di lago) e carrello dei dolci da svenimento. Prezzi giusti (noi che veniamo da milano siamo abituati a mazzate maggiori ...)
Abbiamo soggiornato all'Hotel International ad Iseo (link http://www.internationalhoteliseo.it/), molto valido con una bella piscina coperta per rilassarsi.
Il sabato mattina ho lasciato le donne al loro relax e sono andato a fare trekking sul Monte Guglielmo (link http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Guglielmo) : partenza dal rifugio Croce di Marona a quota 1100 metri circa (vicino all'abitato di Zone) e arrivo al rifugio Almici a quota 1865 metri (link http://www.rifugi.lombardia.it/brescia/zone/rifugio-almici.html), appena sotto la vetta del Monte Guglielmo.
Nel pomeriggio tutti al lido Belvedere ad Iseo per un po' di relax in piscina, molto conveniente perchè convenzionato con l'hotel International (link http://www.lidobelvedereiseo.it/). Con soli 5 euro a testa (bimba gratis) ci siamo divertiti molto.
La sera, per chiudere in bellezza, una pizza in un ristorante in riva al lago.
Alcune foto dello splendido week end (nell'ordine: Mont'Isola vista da Iseo e sullo sfondo il Monte Guglielmo; il borgo di Clusane; il lago dal rifugio Almici vicino alla cima del Monte Guglielmo)
Week end interessante e molto gradevole in Franciacorta, con base ad Iseo.
La prima tappa è l'acquisto del vino presso la cantina "La Rotonda" (link http://www.larotondasrl.it/).
Questa volta non abbiamo badato a spese:
- extra brut DOCG
- brut millesimato DOCG
- brut rosè DOCG
- brut saten DOCG
Breve passeggiata nel paesino di Peschiera Maraglio e rientro ad Iseo.
La sera super cena al ristorante Al Porto di Clusane (link http://www.alportoclusane.it/): ottimi piatti (fantastico fritto di pesce di lago) e carrello dei dolci da svenimento. Prezzi giusti (noi che veniamo da milano siamo abituati a mazzate maggiori ...)
Abbiamo soggiornato all'Hotel International ad Iseo (link http://www.internationalhoteliseo.it/), molto valido con una bella piscina coperta per rilassarsi.
Il sabato mattina ho lasciato le donne al loro relax e sono andato a fare trekking sul Monte Guglielmo (link http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Guglielmo) : partenza dal rifugio Croce di Marona a quota 1100 metri circa (vicino all'abitato di Zone) e arrivo al rifugio Almici a quota 1865 metri (link http://www.rifugi.lombardia.it/brescia/zone/rifugio-almici.html), appena sotto la vetta del Monte Guglielmo.
Nel pomeriggio tutti al lido Belvedere ad Iseo per un po' di relax in piscina, molto conveniente perchè convenzionato con l'hotel International (link http://www.lidobelvedereiseo.it/). Con soli 5 euro a testa (bimba gratis) ci siamo divertiti molto.
La sera, per chiudere in bellezza, una pizza in un ristorante in riva al lago.
Alcune foto dello splendido week end (nell'ordine: Mont'Isola vista da Iseo e sullo sfondo il Monte Guglielmo; il borgo di Clusane; il lago dal rifugio Almici vicino alla cima del Monte Guglielmo)
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lunedì, settembre 23, 2013
SOAD in concerto a Rho
Martedì 27 agosto 2013
Finalmente sono tornati!!! Dopo 2 anni rivedo i SOAD a Rho ... e chissenefrega se non ci sono canzoni nuove: le vecchie bastano e avanzano (per ora).
Prima di loro i Lacuna Coil (non arrivo in tempo) e i Deftones (fantastici).
Lo spettacolo dei SOAD è sempre il solito: rapido (pure troppo, circa 90 minuti) ma counvolgente e senza freni. Loro sono in grandissima forma, amalgamati come non mai, per cui credo sia giunto il momento di tentare la via di un nuovo album insieme. Altirmenti ognuno per la sua strada. Dal vivo si nota chiaramente che Serj Tankian è sempre più leader: saprà chiudere i dissidi degli ultimi mesi e guidare la band verso un nuovo capolavoro? Vedremo, intanto me li sono goduti alla grande!!!
Finalmente sono tornati!!! Dopo 2 anni rivedo i SOAD a Rho ... e chissenefrega se non ci sono canzoni nuove: le vecchie bastano e avanzano (per ora).
Prima di loro i Lacuna Coil (non arrivo in tempo) e i Deftones (fantastici).
Lo spettacolo dei SOAD è sempre il solito: rapido (pure troppo, circa 90 minuti) ma counvolgente e senza freni. Loro sono in grandissima forma, amalgamati come non mai, per cui credo sia giunto il momento di tentare la via di un nuovo album insieme. Altirmenti ognuno per la sua strada. Dal vivo si nota chiaramente che Serj Tankian è sempre più leader: saprà chiudere i dissidi degli ultimi mesi e guidare la band verso un nuovo capolavoro? Vedremo, intanto me li sono goduti alla grande!!!
Vacanze estate 2013 (parte 2)
Lunedì 5 agosto 2013
Partiamo col parlare di Margherita di Savoia: cittadina sul mare, si estende lungo alcune strade lunghe e parallele tra loro, da nord a sud, raccordate da vicoli stretti e spesso non transitabili da auto. Lungo le strade principali si può parcheggiare a pagamento mentre esistono grandi parcheggi, sempre a pagamento, in periferia o vicino al comune. Il lungomare chiuso ai veicoli non è lunghissimo e costeggia gli stabilimenti balneari, alternando varie pizzerie e locali. Nella parte meridionale ci sono vari stabilimenti con parcheggio che di notte si trasformano il club e discoteche. La cittadina non è pulitissima, nonostante la discreta diffusione di cassonetti per la raccolta differenziata e gli interventi di pulizia delle strade che ogni mattina cercano di lavare e buttare i chili di rifiuti lasciati in giro dai turisti. I vicoletti stretti, non turistici, rimangono spesso sporchi. Non ci vuole un occhio ben allenato per notare differenze abissali rispetto ad altre località (mi viene in mente Lignano Sabbiadoro dove sono stato lo scorso anno) ma devo dire che rispetto a due anni fa ho riscontrato dei miglioramenti. Ovviamente molto sta all’educazione del turista che deve imparare ad usare i cestini per i propri rifiuti, a non lasciare sporcizia nella spiaggia libera e via dicendo, ma anche agli abitanti che devono imparare a pulire la cacca dei cani sul marciapiede e così via.
Si riparte in direzione Margherita di Savoia, arrivando
senza problemi (zero traffico) verso le 14.
Nel paese delle saline sono in corso i preparativi per la festa patronale del giorno dopo. Da qui in poi, salvo giornate particolari, i ritmi sono scanditi dalla tipica routine: mare al mattino, pranzo, riposino, mare al pomeriggio, cena, giretto serale.
Nel paese delle saline sono in corso i preparativi per la festa patronale del giorno dopo. Da qui in poi, salvo giornate particolari, i ritmi sono scanditi dalla tipica routine: mare al mattino, pranzo, riposino, mare al pomeriggio, cena, giretto serale.
Martedì 6 agosto 2013
Da oggi iniziano le vacanze vere e proprie.Partiamo col parlare di Margherita di Savoia: cittadina sul mare, si estende lungo alcune strade lunghe e parallele tra loro, da nord a sud, raccordate da vicoli stretti e spesso non transitabili da auto. Lungo le strade principali si può parcheggiare a pagamento mentre esistono grandi parcheggi, sempre a pagamento, in periferia o vicino al comune. Il lungomare chiuso ai veicoli non è lunghissimo e costeggia gli stabilimenti balneari, alternando varie pizzerie e locali. Nella parte meridionale ci sono vari stabilimenti con parcheggio che di notte si trasformano il club e discoteche. La cittadina non è pulitissima, nonostante la discreta diffusione di cassonetti per la raccolta differenziata e gli interventi di pulizia delle strade che ogni mattina cercano di lavare e buttare i chili di rifiuti lasciati in giro dai turisti. I vicoletti stretti, non turistici, rimangono spesso sporchi. Non ci vuole un occhio ben allenato per notare differenze abissali rispetto ad altre località (mi viene in mente Lignano Sabbiadoro dove sono stato lo scorso anno) ma devo dire che rispetto a due anni fa ho riscontrato dei miglioramenti. Ovviamente molto sta all’educazione del turista che deve imparare ad usare i cestini per i propri rifiuti, a non lasciare sporcizia nella spiaggia libera e via dicendo, ma anche agli abitanti che devono imparare a pulire la cacca dei cani sul marciapiede e così via.
Gli stabilimenti balneari sono impeccabili: puliti,
ordinati, sembra di stare in romagna (famosa per l’organizzazione ma non per il
mare, che qui è indubbiamente migliore anche se non eccezionale). Al mattino il
mare è liscio e tranquillo ma nel fondale ci sono un po’ di erbacce, piante
varie e anche qualche residuo di spazzatura. Al pomeriggio, complice il vento
forte, il mare si agita e diventa abbastanza sporco, tanto da dissuadere spesso
dal fare il bagno.
Il giorno della festa patronale è il 6 agosto: celebrazioni
religiose che culminano con una processione, bancarelle, giostre e fuori
d’artificio: insomma, un classico. Devo dire che la processione, che ho
incrociato, era veramente scarna: poca gente al seguito, autorità impeccabili
ed impettite (nonostante il caldo afoso), banda musicale schierata, anche se
molti chiacchieravano tra loro, mostrando poco interesse per il significato
profondo dell’evento (una della banda parlava pure al cellulare), a
dimostrazione che l’apparenza di non mancare spesso conta più della sostanza di
fare qualcosa a cui si crede veramente.
Vacanze estate 2013 (parte 1)
Domenica 4 agosto 2013
La partenza è prevista per metà mattinata, direzione Osimo
(zona scelta perché circa a metà strada tra la località di partenza e quella di
arrivo, Margherita di Savoia). Viaggio tranquillo, sosta pranzo all’autogrill
poco prima del raccordo a Bologna (autogrill nuovo, con negozi e piccolo
supermercato) ed arrivo ad Osimo. Per l’occasione abbiamo scelto un b&b
chiamato Doremì che trova fuori Osimo, in località Passatempo, in cima ad una
collina.
Tralascio il giudizio del b&b all’apposito link su
tripadvisor, mi limito a dire che è stato eccezionale.
La sera andiamo a cena all’Osteria Mattarello a
Castelfidardo, fidandoci di tripadvisor (i voti 4 e 5 fioccano nelle
recensioni). Anche questa scelta è stata grandiosa, come si può leggere nella
recensione che abbiamo fatto (link di tripadvisor).
Santuario di Re Tempio
Sabato 29 giugno 2013
La meta di oggi è il Santuario di Re Tempio, partendo da Pontboset, in Val D'Aosta. Lasciata la macchina lungo la stretta strada prima dell'inizio del sentiero (ci sono un paio di rientranze adatte), vicino ad un ponte romano, si inizia a camminare lungo una stradina che costeggia una strada diretta alla frazione dove c'è il ristorante scelto per pranzo. Da lì un sentiero facile e ben segnato ci porta al Santuario, passando in mezzo a boschi. Percorso semplice, non molto lungo e con poche criticità (in qualche punto bisogna stare attenti ai sassi su lastroni di pietra).
Buono per un inizio di stagione, per allenare gambe e fiato.
La meta di oggi è il Santuario di Re Tempio, partendo da Pontboset, in Val D'Aosta. Lasciata la macchina lungo la stretta strada prima dell'inizio del sentiero (ci sono un paio di rientranze adatte), vicino ad un ponte romano, si inizia a camminare lungo una stradina che costeggia una strada diretta alla frazione dove c'è il ristorante scelto per pranzo. Da lì un sentiero facile e ben segnato ci porta al Santuario, passando in mezzo a boschi. Percorso semplice, non molto lungo e con poche criticità (in qualche punto bisogna stare attenti ai sassi su lastroni di pietra).
Buono per un inizio di stagione, per allenare gambe e fiato.
Alpe del Vicerè e Bolettone
Domenica 16 Giugno 2013
Il meteo non è fantastico ma ho qualche ora libera, per cui decido di fare una breve passeggiata dall'Alpe del Vicerè al Bolettone, passando per la Capanna Mara.
Partenza da casa poco dopo le 6, in modo da essere già in cammino per le 7:30.
Purtroppo le nubi non mi hanno permesso di fare foto decenti. La camminata in ogni caso è di una semplicità disarmante, adatta veramente a tutti
Il meteo non è fantastico ma ho qualche ora libera, per cui decido di fare una breve passeggiata dall'Alpe del Vicerè al Bolettone, passando per la Capanna Mara.
Partenza da casa poco dopo le 6, in modo da essere già in cammino per le 7:30.
Purtroppo le nubi non mi hanno permesso di fare foto decenti. La camminata in ogni caso è di una semplicità disarmante, adatta veramente a tutti
lunedì, maggio 27, 2013
Pranzo ad un Grotto Ticinese e passeggiata tranquilla
Senza preavviso e in maniera abbastanza inaspettata
decidiamo di andare a mangiare la polenta in un tipico grotto ticinese, dopo
aver letto alcune recensioni positive su tripadvisor e qualche
suggerimento in una guida dello slow food.
La destinazione è quindi Meride (link http://it.wikipedia.org/wiki/Meride),
frazione di Mendrisio alle pendici del Monte San Giorgio (patrimonio
dell’umanità dell’Unesco), per mangiare all’Antico Grotto Fossati.
Per raggiungere Meride la strada più semplice è uscire
dall’autostrada a Mendrisio e proseguire sulla superstrada Varese-Stabio,
uscendo alla prima uscita (Arzo). Proseguire per Arzo e poi seguire per Meride.
Superata la cava di marmo, poco prima di entrare in paese si svolta a destra in
una strada stretta (c’è l’indicazione per il ristorante) e si seguono i
cartelli: il ristorante si trova in una strada senza uscita.
Il posto è ovviamente molto rustico, accogliente, con pochi
tavoli. Poiché siamo arrivati tardi non abbiamo potuto mangiare risotto
(preparato al momento dell’ordinazione con tempo medio di attesa di 45 minuti,
come scritto sul menu) ma nessun problema, eravamo lì per la polenta. Abbiamo
mangiato una fantastica polenta col brasato. Qualità ottima, prezzi nella media
(accettano carte di credito).
Finito il pranzo abbiamo passeggiato lungo i sentieri
interno al paese (sentieri che portano nelle frazioni vicine o in un paio d’ore
sul Monte San Giorgio) per poi rientrare a casa passando per la dogana di
Stabio.
Ci tornerò di sicuro per salire sul Monte San Giorgio.
giovedì, maggio 23, 2013
Ristorante vegetariano e gita al lago
La meta principale di oggi è un ristorante un po’
particolare: terra libera (link http://www.terralibera.it/), molto particolare
perché vegetariano e vegano. Lo abbiamo scoperto tramite un coupon di groupon e
viste le ottime recensioni su tripadvisor abbiamo deciso di provarlo.
Il luogo in cui si trova era a noi sconosciuto: Azzio (link http://it.wikipedia.org/wiki/Azzio),
un paesino di 800 abitanti posto sul margine settentrionale del parco di campo
dei fiori, in provincia di Varese, a circa 6 km da Laveno. Il navigatore ci ha
fatti uscire dall’autostrada a Buguggiate e proseguendo lungo il lago di Varese
per Gavirate e poi Gemonio finchè si sale ad Azzio. Il ristorante si trova
all’inizio del paese, al margine del bosco, e ci si arriva tramite una strada
asfaltata ma strettissima (ci passa una macchina per volta).
Il luogo è molto suggestivo: immerso nel verde di boschi e
colline, in un silenzio irreale. Parcheggiamo l’auto nel piccolo parcheggio del
ristorante, facciamo una breve passeggiate e alle 13 iniziamo il pranzo.
Premessa doverosa: io non sono vegetariano e non me ne intendo di questo tipo
di cucina, in ogni caso la mia recensione del servizio e della qualità del cibo
è indubbiamente positiva. Resta il fatto che sono uscito con un certo languorino
(ma è colpa mia, non ho mangiato tutto visto alcune cose non le gradivo). Come
antipasto abbiamo mangiato dei formaggi col miele e una crema particolare di
lenticchie e zenzero. Come primo una zuppa e del riso con asparagi. Come
secondo uno spezzatino vegetale e delle torte salate di porri e cipolle. Come
dolce un budino con fragole. Nota positiva aggiuntiva: la birra che avevano era
la Menabrea anniversario, l’unica di questa marca ancora prodotta a Biella
(come una volta …). Per finire: caffè (ma si poteva scegliere la tisana).
Le previsione meteo erano catastrofiche ma in realtà il
cielo era percorso da nuvoloni spessi ma di passaggio, visto il forte vento che
spirava. Terminato il pranzo, visto che non pioveva, siamo andati a Laveno
(link http://it.wikipedia.org/wiki/Laveno-Mombello). Il posto è carino e in una
bella giornata di sole si possono fare molte cose: visitare i monumenti
presenti, godersi un gelato lungo lago, fare un giro in battello (dalla parte
opposta del lago c’è Verbania e si può anche scorgere Stresa e l’Isola Madre),
salire con la funivia a quasi 1000 metri. Purtroppo la giornata bruttina ci ha
fortemente limitati: gelato al coperto causa breve acquazzone e poi passeggiata
lungo lago, per poi rientrare a casa. Con un promessa: a Laveno ci torno.
Magari col treno delle Ferrovienord (da Saronno a Laveno in poco più di un’ora).
Alcuni riferimenti:
lunedì, maggio 06, 2013
Week end in Valsassina
Questo week end si va alla scoperta di un posto vicino a
casa ma fino ad ora mai frequentato, ossia Cremeno e la Valsassina. In poco più
di un’ora arriviamo: siamo a Cremeno, in Valsassina, vicino a Barzio dove si
trova la funivia per i piani di Bobbio, nota località sciistica del lecchese.
Sempre da qui è molto vicina anche la funivia dei piani i di Artavaggio, che fa
parte dello stesso comprensorio. Per arrivare da Milano si prende la
superstrada per Lecco e si seguono le indicazioni per la Valsassina, passando
nella lunghissima galleria, proseguendo dopo Ballabio per Cremeno.
Il meteo non è dei migliori: non fa freddo e non piove ma il
vento è fastidioso e le nuvole coprono il “Grignone” (Grigna settentrionale),
la montagna che domina questa zona col suo profilo maestoso (link http://it.wikipedia.org/wiki/Grigna_settentrionale).
Arrivando sabato verso ora di pranzo il primo problema è
trovare un posto dove mangiare: guardando su tripadvisor ci lasciamo tentare
dalla antica osteria di Barzio (a dir la verità è una frazione di Barzio):
ottima accoglienza, gentilezza, piatti curati (pizzoccheri favolosi, salumi
discreti, salsiccia con polenta buona), porzioni non abbondantissime ma giuste
vista la pesantezza dei piatti, prezzi in linea con le aspettative.
Appena finito di mangiare inizia a piovere, così andiamo in
albergo a riposare (la bimba deve dormire al pomeriggio). L’hotel è a Cremeno e
si chiama Al Clubino (link http://www.alclubino.it/).
Riguardo l’hotel, seguirà la recensione su tripadvisor. In sintesi posso dire
che mi aspettavo di più: avevamo un coupon ed il trattamento è stato quello
previsto; gentilezza da parte dei gestori assicurata; hotel vecchiotto ma lo
sapevamo; ci aspettavamo un trattamento diverso degli “extra” : direi che
spendere 19 euro per 2 caffè, 2 bottiglie di acqua e una mezza porzione di
pasta (fatta in casa) al pomodoro è troppo. Si può dire che l’hotel giusto per
chi non ha pretese esagerate e lo usa come punto di appoggio per andare a
sciare.
Dopo il riposino la giornata sembra migliorare ma sono già
le 17 passate, così dopo una merenda in una caffetteria pasticceria del centro
portiamo la bimba al parchetto a giocare (ottimi parchetti per bimbi, con
giochi ed altalene). Alla sera cena in hotel e a nanna.
La domenica una bellissima sorpresa: cielo limpido, alla
faccia delle previsioni meteo nefaste. Il Grignone è senza il cappello di
nuvole e ci interroghiamo su cosa fare. Decidiamo di salire ai Piani dei
Resinelli (link http://it.wikipedia.org/wiki/Piani_dei_Resinelli)
per rilassarci, goderci la vista della “Grignetta” (Grigna meridionale, link http://it.wikipedia.org/wiki/Grignetta)
e pranzare al rifugio Soldanella (link http://www.rifugiosoldanella.it/). Note
positive: al rifugio si mangia bene (menzione per i missoltini con polenta), è
il punto di partenza per escursioni e dispone di giochi per bimbi, sia dentro
(una classica cucinetta ikea), sia fuori. Ci si arriva dai Piani dei Resinelli,
salendo a piedi per circa 300 metri (ripida salita) oppure si può raggiungere
sempre dai piani dei Resinelli anche con l’auto per la stessa strada, anche se
i posti per il parcheggio sono limitati (ma numerosi, comunque ai Piani dei
Resinelli i posti auto non mancano). Segnalo anche che la strada da Ballabio ai
Piani dei Resinelli è tortuosa e presenta ben 14 tornanti (dieci e lode ai
tanti ciclisti che ho visto salire).
Dopo pranzo il cielo si è incupito e nuvoloni neri
sono apparsi: nessun problema, era ora di tornare a casa
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