Si riparte in direzione Margherita di Savoia, arrivando
senza problemi (zero traffico) verso le 14.
Nel paese delle saline sono in corso i preparativi per la festa patronale del giorno dopo. Da qui in poi, salvo giornate particolari, i ritmi sono scanditi dalla tipica routine: mare al mattino, pranzo, riposino, mare al pomeriggio, cena, giretto serale.
Nel paese delle saline sono in corso i preparativi per la festa patronale del giorno dopo. Da qui in poi, salvo giornate particolari, i ritmi sono scanditi dalla tipica routine: mare al mattino, pranzo, riposino, mare al pomeriggio, cena, giretto serale.
Martedì 6 agosto 2013
Da oggi iniziano le vacanze vere e proprie.Partiamo col parlare di Margherita di Savoia: cittadina sul mare, si estende lungo alcune strade lunghe e parallele tra loro, da nord a sud, raccordate da vicoli stretti e spesso non transitabili da auto. Lungo le strade principali si può parcheggiare a pagamento mentre esistono grandi parcheggi, sempre a pagamento, in periferia o vicino al comune. Il lungomare chiuso ai veicoli non è lunghissimo e costeggia gli stabilimenti balneari, alternando varie pizzerie e locali. Nella parte meridionale ci sono vari stabilimenti con parcheggio che di notte si trasformano il club e discoteche. La cittadina non è pulitissima, nonostante la discreta diffusione di cassonetti per la raccolta differenziata e gli interventi di pulizia delle strade che ogni mattina cercano di lavare e buttare i chili di rifiuti lasciati in giro dai turisti. I vicoletti stretti, non turistici, rimangono spesso sporchi. Non ci vuole un occhio ben allenato per notare differenze abissali rispetto ad altre località (mi viene in mente Lignano Sabbiadoro dove sono stato lo scorso anno) ma devo dire che rispetto a due anni fa ho riscontrato dei miglioramenti. Ovviamente molto sta all’educazione del turista che deve imparare ad usare i cestini per i propri rifiuti, a non lasciare sporcizia nella spiaggia libera e via dicendo, ma anche agli abitanti che devono imparare a pulire la cacca dei cani sul marciapiede e così via.
Gli stabilimenti balneari sono impeccabili: puliti,
ordinati, sembra di stare in romagna (famosa per l’organizzazione ma non per il
mare, che qui è indubbiamente migliore anche se non eccezionale). Al mattino il
mare è liscio e tranquillo ma nel fondale ci sono un po’ di erbacce, piante
varie e anche qualche residuo di spazzatura. Al pomeriggio, complice il vento
forte, il mare si agita e diventa abbastanza sporco, tanto da dissuadere spesso
dal fare il bagno.
Il giorno della festa patronale è il 6 agosto: celebrazioni
religiose che culminano con una processione, bancarelle, giostre e fuori
d’artificio: insomma, un classico. Devo dire che la processione, che ho
incrociato, era veramente scarna: poca gente al seguito, autorità impeccabili
ed impettite (nonostante il caldo afoso), banda musicale schierata, anche se
molti chiacchieravano tra loro, mostrando poco interesse per il significato
profondo dell’evento (una della banda parlava pure al cellulare), a
dimostrazione che l’apparenza di non mancare spesso conta più della sostanza di
fare qualcosa a cui si crede veramente.
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