venerdì, aprile 28, 2006

Madrid - ponte del 25 aprile (1/3)

Sabato 22 aprile 2006

Primo giorno a Madrid, a piedi da Puerta del Sol lungo calle Mayor fino a Plaza Mayor, dove ci imbattiamo in una manifestazione molto colorita della Guardia Civil (corpo di polizia spagnolo),
Allora decidiamo di proseguire fino a Plaza de la Villa dove si trova la torre che ha “ospitato” Francesco I di Francia, catturato sul campo di battaglia dopo la Battaglia di Pavia del 1525 (foto a sinistra)
Proseguendo verso il Palazzo Reale raggiungiamo la Cattedrale (foto a destra).


Terminata la visita, nonostante una pioggia battente abbia iniziato a scendere, decidiamo di uscire dalla chiesa per trovare un ristorante per il pranzo: con un tempismo da fare invidia usciamo dall’edificio proprio quando la pioggia si trasforma in acquazzone, così bagnati fradici ci rifugiamo nel primo pub che incontriamo per un veloce spuntino, in attesa che il tempo migliori. Uscito il sole, passiamo in albergo per cambiarci i vestiti fradici, troviamo un tipico ristorante asturiano e mentre degustiamo un menu tipico a base di zuppe e tortillas assistiamo ad una tremenda grandinata.
Quando finalmente smette di piovere, decidiamo che è il momento di visitare il Centro de arte Reina Sofia (http://www.museoreinasofia.es), anche perché il sabato pomeriggio è gratuito. Prendiamo la metro numero 2 alla stazione Gran Via e scendiamo ad Atocha: a pochi passi dalla fermata c’è questo museo, importante raccolta di arte del novecento.
Tra le opere da segnalare, "Guernica" di Picasso e “Il grande masturbatore” di Dalì.


Domenica 23 aprile 2006

Oggi è domenica: i madrileni che sono già in giro al mattino presto probabilmente non sono andati a letto la sera prima, gli altri riempiono i caffè per uno spuntino e una bevuta in attesa dell’ora di pranzo (sempre dopo le 14 …). I negozi sono ovviamente chiusi, quindi è la giornata ideale per una tappa culturale, ovvero il museo del Prado (http://museoprado.mcu.es/), anche perché la domenica è gratis.


Raggiunto il museo a piedi, ci mettiamo pazientemente in fila: dopo circa mezz’ora si entra.
Ovviamente regna la dispersione: vedere tutto è possibile solo a patto di capire poco di quello che si sta ammirando, quindi decidiamo per una visita più mirata. Da segnalare Bosch (ipnotico, sembra un surrealista nato 400 anni prima), Tiziano (fantastico il ritratto di Carlo V a cavallo), Velazquez e Goya. Io sarei rimasto ore in adorazione del Trittico delle Delizie di Bosch …
Terminata la visita, pranzo presso uno dei negozi della catena Museo de Jamon. Questa catena merita un approfondimento.
Si tratta di una serie di negozi divisi solitamente in tre parti: la prima parte tipo salumeria, dove si vendono salumi e formaggi, la seconda tipo bar, dove si beve una birra fresca e si mangiano dei bocadillos al prosciutto, la terza il vero e proprio ristorante, dove ci si siede e si consuma il pasto con calma. La caratteristiche di questo posto è la presenza di decine e decine di prosciutti appesi alle pareti (dai jamon serrano a 8 euro al Kg al prosciutto iberico da 70 euro al Kg) e i prezzi modici (panini o cornetti salati al prosciutto a 1,2 euro, birra a 1 euro): impossibile non fermarsi per uno spuntino veloce.

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